Progetto Bucaneve. A fianco delle malate oncologiche
La rinascita comincia dai capelli
Progetto Bucaneve. Il Bucaneve è quel fiore che nasce in pieno inverno facendo capolino tra i cumuli di neve. Per questo è stato scelto come simbolo di rinascita e dà il nome ad un progetto della sezione trapanese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Le terapie per combattere il cancro sono pesanti per il fisico di chi è costretto a farne uso. Uno degli effetti collaterali è la perdita dei capelli.
Con il supporto della LILT, Nino Grammatico, titolare della parruccheria a Trapani, e la dottoressa Elisabetta Butera (presidente della sezione trapanese dell’associazione ndr) hanno messo a punto il PROGETTO BUCANEVE: sei parrucche di altissima qualità sono state messe a disposizione, presso la parruccheria di Nino Grammatico, perché vengano offerte in comodato d’uso gratuito a chi, sotto chemioterapia, ne facesse richiesta.
«I capelli – spiega Nino Grammatico – rappresentano l’anima di una donna. Avere un taglio che ti calza a pennello, un taglio che ti valorizzi, rispecchia anche lo stato d’animo interiore. Avere i capelli in ordine rende una donna sicura di sé e ne migliora l’autostima».
La questione estetica, che pare di minore importanza, diventa un problema rilevante quando incide sulla combattività del malato.
Sostegno emotivo
«La malattia oncologica – spiega Nino Grammatico – provoca una trasformazione nel corpo e questo, come la perdita dei capelli, produce effetti negativi sullo stato emotivo delle donne colpite. Con l’iniziativa vorrei garantire a queste donne il recupero della propria immagine corporea, sostenendole e aiutandole a riconquistare l’autostima e la forza necessaria per affrontare la malattia e i suoi effetti negativi. Voglio contribuire a far riconquistare loro il sorriso e la forza necessaria».
Il progetto non si conclude nella generosa iniziativa del noto coiffeur: la LILT di Trapani con il progetto Bucaneve si propone di ottenere l’inclusione delle parrucche come LEA per ogni malato di cancro. I LEA sono i Livelli Essenziali di Assistenza, cioè tutti quei servizi e prestazioni mediche fornite ai cittadini dal Sistema Sanitario Nazionale gratuitamente o con una quota di partecipazione, cioè pagando un ticket. I Lea intervengono, inoltre, per garantire la dignità del paziente, così che diversi presidi medici, come l’assistenza protesica (per esempio la mastoplastica dopo un intervento di mastectomia), sono già stati inclusi nelle liste LEA. Il progetto Bucaneve, quindi si propone di ottenere l’inclusione delle parrucche nelle suddette liste, come diritto alla dignità del malato.
Sostenere il progetto “Bucaneve”
Non è facile lottare contro il cancro, ma una bella acconciatura può salvare molti sorrisi. Il progetto Bucaneve è aperto e può essere sostenuto: «verrà avviata anche una campagna di crowdfunding attraverso il coinvolgimento di sponsor pubblici e privati (banche, enti pubblici, comitati, comunità religiose, associazioni no profit ma anche società profit) per fare in modo che più donne possano usufruire di questo servizio». C’è anche un “dopo la cura”, quando finisce la chemio e non c’è più bisogno della parrucca: i capelli saranno ricresciuti. I consigli di Nino Grammatico: «Consiglio di curarli con trattamenti nutrienti e idratanti, evitare troppi lavori tecnici di decolorazione e stiranti, poca phonatura. La struttura rinascerà come la loro voglia di vivere».