Pippa Bacca. Itinerario di pace e d’amore interrotto

Pippa Bacca e Silvia Moro, spose in viaggio

…la sposa ripeteva spesso agli ospiti di stare attenti a non calpestare lo strascico o altre parti dell’abito, perché si sarebbero sporcate. Pippa trovò curioso che si prestasse tanta attenzione ad un vestito che si usa un giorno solo e nacque in lei l’idea di pensare l’abito da sposa al contrario. Un vestito che dura per tutta un’esperienza e ne diventa il testimone, raccoglie su di sé i ricordi, “consumandosi” e sporcandosi. Un unico vestito da portare in un viaggio speciale…
 (www.pippabacca.it).

Chi è Pippa? Meglio dire chi era. Giuseppina Pasqualino di Marineo; conosciuta con lo pseudonimo di Pippa Bacca, artista performer italiana, violentata e uccisa in Turchia, all’età di 33 anni. La sua è una storia fuori dal comune, infatti, dopo il matrimonio dell’amica Margherita, che la ispirò, decise di attraversare in autostop 11 paesi teatro di conflitti armati, vestita con un abito da sposa per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo.

Nasce così il progetto Spose in Viaggio che Pippa Bacca intraprese con l’altra artista, Silvia Moro. Entrambe vestite di bianco partirono da Milano l’8 Marzo del 2008 e dopo avere attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia e Bulgaria arrivarono in Turchia il 20 Marzo. Secondo il loro itinerario avrebbero continuato attraverso Siria, Egitto, Giordania e Israele per giungere a Gerusalemme per la metà di Aprile.

Durante il viaggio, però, dopo essersi separata a Istanbul dalla compagna, con cui prevedeva di rincontrarsi dopo pochi giorni a Beirut, il 31 marzo 2008 Pippa Bacca fu violentata e uccisa a Gebze, da un uomo che le aveva dato un passaggio. Il responsabile dell’omicidio è stato condannato all’ergastolo, condanna poi ridotta a 30 anni nell’aprile 2012. L’assassinio di Pippa Bacca ha scosso l’opinione pubblica italiana, ma ancor di piùquella turca.

L’abito bianco come simbolo

L’idea dell’artista milanese, si legge nel suo sito, fu «mettere a confronto diretto e reale un simbolo positivo come quello della sposa con i paesi colpiti da conflitti; per portare questa letizia, incontrando le donne e le artiste che vivono là, per superare le diversità, attraverso piccole azioni quotidiane e molto femminili e per condividere un poco della loro fatica».

In una costante ricerca di simbolismi e riferimenti femminili ai quali alterare e dare nuovo significato «Pippa aveva scelto di indossare come accessorio delle scarpe bianche con i tacchi; perché simbolo anch’esse di femminilità, ma insieme fastidiose e scomode da portare. Perché essere donna e madre, come il cammino che ognuno di noi può fare per costruire la pace, richiede anche del sacrificio».

Gli abiti usati da Pippa Baccae Silvia Moro furono stati realizzati in due copie identiche tra loro. Una, per il viaggio, indossata da Pippa Bacca e Silvia Moro e l’altra invece rimasta presso la Byblos Art Gallery di Verona e quindi immacolata, così che dal confronto si possa maggiormente sottolineare il cambiamento che il viaggio ha operato sugli abiti.

La foggia dell’abito stesso e tutte le sue parti sono carichi di simboli per volontà dell’artista: «… La Gonna – come si legge nel progetto artistico originario – è a forma di giglio, simbolo di purezza e innocenza, ed ogni strato della gonna ne rappresenta un petalo. La gonna è quindi costituita da undici veli o strati, realizzati in diversi materiali naturali, che simboleggiano gli undici paesi che le ragazze attraverseranno nel loro percorso».

Due donne coraggiose anzi due spose, Pippa e Silvia, che avevano deciso attraverso un viaggio in autostop di unirsi in matrimonio con la terra, la pace e con la gente, portando con sé, un diario: l’abito da sposa; simbolo di femminilità, amore, famiglia e purezza.