Matrimoni, si riparte dal 15 giugno. La data del 15 giugno è fissata nel nuovo “Decreto riaperture” da oggi, 18 maggio, in gazzetta ufficiale. Data certa, ma regole ancora da definire per i matrimoni in termini di quantità di ospiti e gestione delle misure di prevenzione del contagio. La cerimonia, civile o religiosa, può essere celebrata sia sia al chiuso, sia all’aperto.
Pass obbligatorio per gli ospiti
Nel quadro delle limitazioni e delle regole sarà però previsto che tutti gli ospiti invitati ai matrimoni e ai ricevimenti di nozze abbiano una certificazione, una sorta di pass, che attesti una di queste tre possibilità:
1 – avvenuta vaccinazione (ciclo completo, quindi due dosi per Pfizer, AstraZeneca e Moderna e una per Johnson&Johnson)
2 – avvenuta guarigione (rilasciato da Asl o medico di base)
3 – tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la cerimonia (rapido o molecolare). In pratica si tratta delle stesse regola già in vigore che consentono lo spostamento dei cittadini tra regioni italiane di colore diverso. Il settore del wedding è il primo dei comparti economici fermati dalla pandemia che sperimenterà queste regole.
Di sicuro solo la data di ripartenza: 15 giugno
Tuttavia la cabina di regia di palazzo Chigi, su suggerimento degli epidemiologi e dei virologi del Comitato Tecnico Scientifico nazionale si sono riservati di determinare per i matrimoni e i banchetti di nozze regole più stringenti sul numero degli invitati, sia nell’ipotesi di feste di nozze all’aperto, sia al chiuso.
Il comparto wedding come per lo spettacolo?
Dunque, non tutto appare ancora pienamente definito e l’orientamento potrebbe essere di mutuare per il wedding le regole che sono state dettate per il mondo dello spettacolo e delle rappresentazioni. Quindi anche per i matrimoni si prefigurano le seguenti regole:
1 – obbligo della tenuta degli elenchi dei partecipanti per 14 giorni
2 – capienza degli spazi al chiuso ridotta del 50% con possibilità di distanziamento interpersonale di 1 metro (estendibile negli ambienti al chiuso ad almeno 2 metri, in base allo scenario epidemiologico di rischio).
3 – Agli ospiti potrà essere rilevata all’ingresso la temperatura corporea, impedendone l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C.
4 – Rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani degli ospiti e per il personale anche in più punti dei locali o delle sale di ricevimento, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici.
5 – obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni.
6 – nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
A queste ultime regole, quelle del mondo dello spettacolo (ribadiamo possibili ma non ancora certe), potrebbero aggiungersi quelle già adottate, come linee guida dalla Conferenza delle Regioni.
Per le nozze anche le linee guida delle Regioni
La sovrapposizione di indicazioni e competenze rischia di creare nuovamente confusione, tuttavia per sintesi riassumiamo ciò che la Conferenza delle Regioni aveva già suggerito al Governo per il comparto wedding come “indicazioni integrative specifiche per i banchetti”:
1 – obbligo per chi organizza di conservare l’elenco nominativo dei partecipanti per un periodo di 14 giorni
2 – riorganizzazione degli spazi per garantire un accesso ordinato alla sede dell’evento;
3 – percorsi separati di ingresso e uscita, in modo da evitare assembramenti
4 – assicurare il distanziamento tra gli ospiti con almeno un metro di spazio tra gli invitati
5 – ridurre i posti a tavola tra i commensali perché ci sia sempre un metro di distanziamento tra gli uni e gli altri se non familiari conviventi
6 – sanificazione degli ambienti interni e delle attrezzature prima di ogni utilizzo
7 – uso obbligatorio della mascherina al chiuso, quando non seduti al tavolo, e all’aperto, “qualora non sia possibile rispettare la distanza di un metro”
8 – nei buffet servizio affidato a personale incaricato dotato di mascherina
9 – divieto per gli ospiti di toccare quanto esposto sui tavoli del buffet che durante il servizio delle pietanze dovranno indossare la mascherina
10 – Il buffet self service è consentito solo se è previsto il consumo di prodotti monodose e accostarsi al tavolo non deve creare assembramenti così che sia sempre mantenuta la distanza interpersonale di almeno un metro
Serve il Covid manager?
All’orizzonte di ogni coppia di sposi sembra profilarsi la necessità di concordare con wedding planner, ristoratori, organizzatori di eventi, la presenza della figura del covid manager. Una persona che abbia conoscenza delle norme, capacità organizzativa e logistica, e di gestione dell’evento dal punto di vista delle misure di sicurezza e di contrasto alla diffusione del virus Sars-Cov.2.
I matrimoni e i banchetti di nozze non fanno eccezione. L’obiettivo è di assicurarsi cerimonie e festeggiamenti in tutta sicurezza, senza rinunciare alla presenza di amici e parenti, come avveniva prima della pandemia. Gli operatori della wedding industry, però, si dicono in massima parte già pronti alla ripartenza e questo ulteriore rinvio al 15 giungo viene vissuto come l’ennesimo atto di sfiducia nei confronti di un comparto che, al contrario, ha già dimostrato capacità organizzative e di trovare soluzioni efficaci per la sicurezza di tutti: operatori, maestranze, sposi e loro ospiti.