Matrimoni: le regole Covid dal 01 Aprile 2022

Matrimoni, le regole dal o1 di aprile

Matrimoni: le regole covid dal 01  aprile non sono dissimili dal periodo precedente anche se dal 31 marzo scorso il nostro Paese non è ufficialmente in stato di emergenza legato alla pandemia da virus SarsCov2. Ma il virus c’è ancora, circola, e in virtù di questa semplice considerazione le regole per i matrimoni sono ancora stringenti. Vediamo insieme quali sono. Vi accorgerete che molte sono simili, se non uguali al periodo precedente e che il riferimento normativo è ancora il dl del 5 gennaio 2022, quello che di fatto è tornato a dare respiro al comparto del wedding.

Tutti gli invitati che volete ma a distanza di sicurezza

Se volete potete invitare fino alla settima generazione di cugini, zii e parenti. Però meglio all’aperto, se possibile, perché al di là dei numeri la regola principe rimane quella della distanza di sicurezza. Quindi all’aperto niente mascherina se non ci sono assembramenti.  Per ricevimenti al chiuso la sala, dovrà  fornire agli sposi il numero massimo di persone da poter ospitare e gli inviti dovranno essere diramati in relazione a questo limite. Saranno i gestori della location a determinare la capienza anche i base ai percorsi di ingresso e uscita degli ospiti e alla potenzialità di ricambio dell’aria (obbligatorio tenere finestre e porte finestra aperte per consentire il ricambio dell’aria). Ancora in vigore le linee guida di prevenzione sanitaria e di tracciamento. Quindi all’ingresso (al chiuso e all’aperto) a tutti gli ospiti dovrà essere misurata la temperatura corporea, se maggiore di 37,5° scatta di divieto di ingresso. In ogni caso tutti gli invitati devono essere registrati con nome, cognome, recapito (almeno telefonico) per un potenziale tracciamento da parte della autorità sanitarie. Al chiuso, ad esclusione di quando si mangia, è obbligatorio indossare la mascherina di protezione delle vie respiratorie. Quindi ci si può muovere in sala solo se con la mascherina. Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Distanza di sicurezza anche da seduti

Il rispetto della distanza di sicurezza rimane di rigore anche per la mise en place: almeno 1 metro di separazione tra gli ospiti di tavoli diversi, sia negli ambienti al chiuso, sia all’aperto. L’autorità sanitaria potrebbe disporre una distanza di sicurezza fino a 2 metri in base al peggioramento dello scenario epidemiologico. Ne consegue che i tavoli dovrebbero essere organizzati per nuclei familiari. Infatti tra congiunti e conviventi non vigono le regole di distanziamento interpersonale.
Possibile anche il classico buffet. Alla somministrazione del cibo e delle bevande dove provvedere il personale della sala. Gli ospiti non possono servirsi da soli. Lo potrebbero fare solo ed esclusivamente se il buffet fosse organizzato in modalità self-service con prodotti confezionati e monodose. In ogni caso nel rispetto delle distanze e con modalità che consentano di evitare la formazione di assembramenti. Pane e cracker vanno serviti in dosi e buste monoporzione. La figura del Covid Manager, già eliminata con il D.L. del 5 gennaio 2022, cade definitivamente nel dimenticatoio. Non è necessario, anche se il rispetto del corpo di regole predisposto ha una sua complessità.

Musica e balli ma da lontano

Diciamo che la musica è consentita; anche dal vivo con una band. Lo stesso ballare, ma le restrizioni, alla fine, sconsigliano questo approccio, un po’ come per il buffet. I musicisti devono stare ad almeno 3 metri dal pubblico, e questo non rappresenta un problema. Inoltre se si spostano per la sala e nelle aree comuni, come tutti gli altri, devono indossare la mascherina. Danze consentite all’esterno, ma al chiuso bisogna calcolare due metri quadrati per ogni ospite e garantire un maggiore ricambio d’aria. Una delle figure introdotte in pandemia era stata il Covid Manager cioè un addetto incaricato al controllo del rispetto delle normative anti-Covid. Figura che nell’ultima ordinanza del Ministero della Salute non viene menzionata.

Super Green Pass

A meno che il Governo non cambi orientamento è ancora obbligatorio il Super Green Pass (che si ottiene al termine del ciclo vaccinale o dopo aver contratto il Covid). L’Istituto Superiore di Sanità e la direzione generale del Ministero della Salute (dal 1° aprile non c’è più neppure il Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza), stanno vagliando la possibilità di non richiedere il Super Green Pass per riunioni e feste all’aperto, ma al momento l’obbligo è ancora in vigore. Sono esentati dall’obbligo i bambini che hanno meno di 12 anni.

Cerimonie religiose e riti civili

Tutto immutato anche per quel che riguarda le celebrazioni dei matrimoni religiosi e civili. Ai primi sovrintendono le regole della Conferenza episcopale Italiane, per i matrimoni cattolici (per altre confessioni e religioni le regole assimilate sono quelle dei riti civili). L’accesso in chiesa può essere regolato da volontari, gli invitati alla cerimonia dovranno mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,5 metri. Obbligatorio l’uso della mascherina. Per i riti civili sono consigliati gli spazi esterni (molti comuni ne sono dotati), la distanza interpersonale è ancora di un metro.