Le fedi nuziali. Non dei semplici gioielli
Da sempre le fedi rappresentano il simbolo dell’unione tra due persone che si amano.
Indissolubili, come dovrebbe essere il matrimonio, nella loro circolarità rappresentano la perfezione. Il metallo che viene più comunemente utilizzato è l’oro che, invece, rappresenta l’eternità.
Dunque, eternità e perfezione. Due “sostantivi” per la lingua italiana che fanno un po’ paura specie quando a sposarsi sono giovani coppie ma, per citare Dante, è l’amor che move il sole e l’altre stelle. Sempre più spesso, le fedi sono erroneamente considerate dei semplici anelli o accessori da sfoggiare, magari con un tocco di originalità. Novità che, soprattutto per gli uomini che non amano molto gli anelli, può intrigare al punto da farli decidere di portarla ed esibirla anche con una certa disinvoltura.
Le fedi sono personalizzabili: oltre alla scelta del metallo oro (rosa, bianco o giallo), platino, argento, acciaio o titanio, si
possono avere lucide o satinate, lisce o intrecciate e magari aggiungere uno o più diamanti, anche se, in questo caso, viene interrotta quella perfezione circolare che idealmente le contraddistingue.
Vi si possono incidere i nomi degli sposi e naturalmente la data delle nozze.
La fede va portata all’anulare della mano sinistra.
Questa consuetudine, che ha determinato perfino il nome del quarto dito della mano, deriva da un antico rito della liturgia cristiana, fin dai primi secoli, quando il sacerdote, con le prime tre dita della mano sinistra impone la benedizione: “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo…” mettendo poi l’anello, così benedetto, nel quarto dito della mano degli sposi.
Esiste tuttavia un’altra spiegazione un po’ più romantica e cioè che dall’anulare passerebbe la “vena amoris” (vena dell’amore).
In alcuni paesi del Nord Europa la fede viene indossata nella mano destra, mentre in Inghilterra in passato venivano portate sul pollice e, in alcuni paesi dell’America Latina, all’anulare della mano destra.
Il galateo del matrimonio prevede che sia lo sposo a comprare le fedi e che il compito di portarle nel luogo della cerimonia spetti al suo testimone oppure ai paggetti o alle damigelle su un cuscino.
Sicuramente lo scambio delle fedi nuziali è uno dei momenti più intensi, sia nei matrimoni religiosi, sia in quelli civili e, prima di scambiarle, gli sposi le baciano per dimostrare a tutti l’affetto per un gioiello che rappresenta una parte di se che si dona alla persona amata.
Secondo tradizione le fedi dovrebbero essere rigorosamente in oro giallo, lisce e lineari, ma peso e dimensioni possono variare in base alle preferenze degli sposi. La misura standard prevede una larghezza di circa 4 mm e una grammatura che va dai 3 ai 10 grammi; quindi una fede classica semplice costerà all’incirca 180 euro.
In commercio l’assortimento non manca non avrete che l’imbarazzo della scelta ma l’importante è sceglierle “insieme”, anche perché, se è vero che un diamante è per sempre, anche la fede lo è.