Leggera, eterea e inconfondibile la sposa con il velo, accessorio distintivo e unico, che sprigiona nella donna un’attrattiva di purezza.
Il velo ha da sempre un fascino in più, adorna il mood, esalta il volto e dona un’eleganza senza tempo.
Un pò di storia …
Dall’antica Roma, il flammeum, rosso o giallo, emblema di vittoria contro le tentazioni, era indossato dagli sposi con una corona di mirto e fiori d’arancio; fino all’unione i coniugi celavano così i loro volti, per scoprirli solo dopo essere stati dichiarati “marito e moglie”.
Nell’epoca medievale di miscredenze e tentazioni, il velo di lino, con perle e fili d’oro, era indossato solo dalle donne e aveva una funzione apotropaica, contro il malocchio e il malaugurio.
Nell’estremo oriente come in Giappone è simbolo di egocentrismo e gelosia, in Cina puro ornamento, nei Paesi Arabi nasconde l’avvenenza al marito fino al “sì”. Ai giorni nostri, attraverso una lunga tradizione da inizio Novecento, il velo ha un significato puramente estetico. Non è più nemmeno legato alla verginità cristiana, ma è un mero accessorio di bellezza.
Bon ton, sobrio e raffinato sono gli aggettivi da rispettare per la scelta del velo.
Tessuto, colore e lunghezza
Tessuti impalpabili sono il tulle, il tulle di seta e l’organza; lo chiffon di seta o di georgette danno invece un effetto più coprente.
Il colore del velo deve abbinarsi all’abito e, se è bordato di pizzo, i ricami devono essere simili.
Il velo è corto e sbarazzino se copre solo le spalle, medio se arriva alla schiena, lungo se giunge a terra, ma non oltre trenta centimetri più dello strascico. I modelli usuali sono “a voliera” sul volto e asimmetrico, più corto davanti e lungo dietro, “da cattedrale”, imponente e lunghissimo, “a cascata” che scende dalla nuca con un effetto a piramide.
Ad ogni abito il suo velo
E’ importante abbinare il velo giusto all’abito scelto:
- su abiti pomposi e con ampie gonne si può abbinare un velo corto di tulle tagliato a vivo, più brioso;
- su abiti a sirena, di pizzo o ricamati, un velo semplice con la bordatura della stessa trina;
- su abiti di raso e su modelli scivolati i veli in tulle, bordati altresì di raso o organza.
- I veli di georgette o di chiffon sono adatti a uno stile boho chic e vintage, dagli abiti morbidi.
Un appunto riguarda il retro dell’abito.
Le scollature sono importanti e vanno valorizzate, quindi bisogna stare attenti che il velo non interferisca coprendo troppo la schiena.
Velo? No grazie!
Per le spose più moderne, che non richiedono il velo, le alternative sono le velette anni ’20 o ’30, le corone di fiori, i cerchietti, le fasce ricamate, i fascinator all’inglese, sempre chic ma meno tradizionali. Sono anche le scelte più indicate nei matrimoni civili.
Fascino ed emozione
Il significato del velo oggi trascende ogni valore religioso, rimanendo un accessorio di cui la maggior parte delle spose non riesce a fare a meno. Se una donna lo prova e sgrana gli occhi, nello stupore di far entrare più luce nei suoi occhi, allora il desiderio di indossarlo è assicurato. Basta affidarsi alle mani giuste di un atelier serio e professionale che la aiuterà ad abbinarlo all’abito dei suoi sogni.