Il galateo della cerimonia di nozze. C’è chi dice sì, c’è chi dice no!
Il galateo della cerimonia di nozze.
Abbiamo giocato intenzionalmente con una delle canzoni più note del rocker nazionale per eccellenza. In realtà Vasco Rossi non c’entra nulla sebbene, dimessa ormai l’aria da ragazzone anticonformista nessuno si stupirebbe che fosse il Blasco a darci questi tradizionalissimi consigli.
Reperiti per sintesi nel nostro panel di wedding planner, esperti di cerimonie e di galateo. Non è un elenco esaustivo e senza dubbio può essere ampliato e, soprattutto, può modificarsi con il tempo in funzione dei mutamenti del costume.
Ma intanto, ad oggi, ecco cosa va bene e cosa no secondo il galateo della cerimonia di nozze.
Per LEI
Sì. La sposa entrerà in chiesa insieme al padre che le darà il braccio sinistro.
Sì. All’abito molto curato che, con sobrietà, lasci scoperta anche la schiena;
Sì. All’abito lungo anche al matrimonio celebrato in municipio purché di gusto semplice e raffinato;
Sì. Ai tessuti lavorati e ricamati e alle delicatissime sfumature di colore;
Sì. Ad una piccola e funzionale borsetta, purché ci si sposi in municipio;
Sì. Agli orecchini che illuminano il viso, piccoli, possibilmente a bottoncino o, al massimo pendenti, ma mai a cerchio;
Sì. All’anello di famiglia da portare però, rigorosamente solo al ricevimento e non in chiesa, dove le dita della sposa dovranno essere fregiate solo dall’anello nuziale;
Sì. Ad un make-up molto naturale: smalto trasparente, leggermente rosato o madreperlato; trucco appena accennato e, soprattutto, molto naturale (evitate, il più possibile, il trucco lucido che rischierebbe, soprattutto con il caldo, di farvi assumere l’aspetto di una foca!);
Sì. Ad un velo di abbronzatura dorata in estate;
Sì. Ai guanti, al velo, alla stola, ad un morbido scialle, da tenere anche in chiesa durante la celebrazione del rito;
Sì. Alle calze sempre (tranne che con i sandali aperti), anche in estate, perché simbolo di grande eleganza e sinonimo di stile impeccabile (niente paura, esistono in commercio modelli in fibre naturali e traspiranti, specifiche per la stagione estiva!);
No. Alla scelta dell’abito confezionato in casa, perché il risultato finale potrebbe risultare una delusione (meglio affidarsi ad un rinomato atelier);
No. Al velo per la cerimonia in municipio o al secondo matrimonio;
No. Ai bouquet a cascata se la sposa è di aspetto minuto;
No. Ai guanti indossati durante il rito nuziale; meglio adagiarli, accanto al bouquet sull’inginocchiatoio (in chiesa), sulla sedia (in municipio);
No. Al lancio della giarrettiera a fine cerimonia!
No. Ai tacchi molto alti
No. Ad un vestito con uno strascico molto lungo se non ci sono damigelle.
Secondo il galateo della cerimonia di nozze, la sposa può far attendere in chiesa il futuro marito e gli invitati per un massimo di 5-10 minuti.
Per LUI
Sì. Al Tight, da indossare sempre rigorosamente abbottonato (con un fiore bianco all’occhiello), d’obbligo anche per i testimoni, per il padre dello sposo e della sposa; di rigore poi se la sposa indossa l’abito lungo e la cerimonia si svolge al mattino o non oltre le ore18;
Sì. Al collo della camicia rigido e ripiegato se la cravatta è a plastron;
Sì. All’abito di lana, in qualunque stagione (in estate, si consiglia, naturalmente, il fresco-lana)
Sì. Ai gemelli, e al fermacravatta a spillone con perla per il plastron;
Sì. Al fiore all’occhiello del Tight, preferibilmente, un garofano dal colore pastello o, magari, una gardenia;
Sì. Al mezzo-tight se la cerimonia ha un tono più sobrio e meno sfarzoso o, piuttosto, all’abito tre pezzi, per un matrimonio giovanile e frizzante!
Sì. Alla cravatta in seta;
Sì. All’orologio da polso, purché “nascosto” dal polsino della camicia.
No. Allo smoking, che rimane pur sempre un abito da indossare la sera;
No. Ai guanti e cappello (Tight) indossati durante la cerimonia: questi, vanno tolti all’ingresso in chiesa e tenuti in mano;
No. A guanti e cilindro se si sceglie il mezzo tight;
No. Al risvolto dei pantaloni per il tight;
No. Alla scelta del tight se la cerimonia si svolge dopo le 18: in questo caso, meglio optare per il frac;
No. All’abito doppio petto, non adatto al tipo di cerimonia;
No. Al cappotto indossato (anche se è inverno e fa molto freddo!!), durante la celebrazione del rito;
No. Ai calzini bianchi!
No. Ai calzini corti!
No. Alla pochette nel medesimo tessuto della cravatta: è preferibile sceglierla in tessuto e colore neutro, magari, in lino bianco;
No. A qualsiasi tipo di gioiello; uniche eccezioni concesse sono l’anello del casato (per matrimoni dei rampolli delle famiglie più in vista!), la spilla fermacravatta, i gemelli doppi al polsino della camicia e l’orologio da polso;
No. All’orologio con catena da appendere al gilet dell’abito;
No. L’obsoleto e di dubbio gusto, “taglio della cravatta” nonché, ad ogni altro tipo di eccesso durante la cerimonia di nozze.