Arte nelle nozze
RITRATTO DI DORA MAAR
O DORA MAAR SEDUTA
Dipinto realizzato da Pablo Picasso nel 1937.
Olio su tela conservato nel Musée National Picasso di Parigi.
L’artista conobbe la giovane fotografa Dora Maar a Cannes e ne divenne l’amante.
La donna è ritratta assisa con una blusa nera e una gonna rossa a quadri.
Le forme spigolose e l’abbigliamento elaborato mettono in risalto
la forte personalità e il carattere della donna.
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ERIN BROCKOVICH. FORTE COME LA VERITÀ
Film del 2000, tratto da una storia vera, con Julia Roberts che vinse l‘Oscar come migliore attrice ed anche il Golden Globe. Erin Brockovich è una segretaria precaria di uno studio legale e madre trentenne di tre figli, libera sentimentalmente dopo due divorzi, indaga sulla Pacifi c Gas and Electric Company, scoprendo un abile sistema per coprire un gravissimo caso di avvelenamento delle acque che ha provocato numerosi casi di tumore in una piccola cittadina californiana. Con tenacia ed intraprendenza riesce a raccogliere le prove ed incastrare la ditta che viene riconosciuta colpevole e condannata a pagare 333 milioni di dollari di risarcimento alle vittime. A lei verrà riconosciuto un compenso di due milioni di dollari.
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SALLY
di Vasco Rossi
Sally cammina per la strada senza nemmeno
Guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
Di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa
Ti può crollare addosso
Sally è già stata punita
Per ogni sua distrazione o debolezza
Per ogni candida carezza
Tanto per non sentire l’amarezza
Senti che fuori piove
Senti che bel rumore
Sally cammina per la strada, sicura
Senza pensare a niente
Ormai guarda la gente
Con aria indifferente
Sono lontani quei momenti
Quando uno sguardo provocava turbamenti
Quando la vita era più facile
E si potevano mangiare anche le fragole
Perché la vita è un brivido che vola via
È tutto un equilibrio sopra la follia
Sopra la follia
Senti che fuori piove
Senti che bel rumore
Ma forse Sally è proprio questo il senso,…
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TI AMO TERRIBILMENTE
di Kahlil Gibran
Ti amo terribilmente,
se sbocciasse un fiore ogni volta che ti penso,
ogni deserto ne sarebbe pieno…
Potrei dimenticarmi di respirare ma non di pensare a te.
Il grande amore non si può vedere ne toccare, si può sentire solo con il cuore.
L’amore non da nulla se non se stesso, non coglie nulla se non da se stesso.
L’amore non possiede ne è posseduto: l’amore basta all’amore.
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MONA LISA SMILE (film 2003)
con Julia Roberts diretto da Mark Newell
Ambientato negli Stati Uniti del 1953, nel periodo della guerra fredda e dell’integrazione razziale. La trentenne nubile Katherine Ann Watson giunge dalla California, nel prestigioso collegio femminile di Wellesley come insegnante di storia dell’arte e si rende subito conto che lo scopo del collegio è quello di preparare le studentesse alla vita matrimoniale con un buon partito e diventare così mogli perfette e madri, in totale contrasto con i suoi principi. Katherine, Julia Roberts, decide quindi di offrire alle ragazze nuovi punti di vista con l’aiuto dell’arte, inimicandosi così il corpo docente e, almeno inizialmente, le sue stesse studentesse.
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AUTORITRATTO SULLA BUGATTI VERDE (1929)
di Tamara de Lempicka
Louise Bourgeois, Tracy Emin, George O’Keeffe, Cindy Sherman o Frida Kahlo. Le donne nell’arte sono anche artiste e non solo muse ispiratrici o modelle. Le loro opere non sono così famose come quelle dei loro colleghi maschi o non hanno nei musei gli stessi spazi espositivi ma le donne nell’arte ci sono e ci sono state. In principio fu Artemisia Gentileschi, pittrice italiana di scuola caravaggesca vissuta durante la prima metà del XVII secolo, che aprì la strada alla nuova concezione: non solo gli uomini potevano ricoprire il ruolo di artisti. L’opera Autoritratto sulla Bugatti verde del 1929 di Tamara de Lempicka olio su tela, divenne l’immagine simbolo di un’epoca, emblema della donna indipendente che si afferma. La pittrice, nata a Varsavia nel 1898, si ritrae in caschetto e guanti di daino al volante di un’auto sportiva. Solo nei primi anni venti l’automobile si confermò come l’oggetto necessario per una donna che si volesse sentire moderna. Juliette Bruno-Ruby scrisse che l’auto è “il simbolo della liberazione della donna, che ha fatto, per rompere le sue catene, molto più di tutte le campagne femministe e le bombe delle suffragette. Dal giorno in cui ha preso in mano il volante, Eva è diventata uguale ad Adamo”.
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Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
Madre Teresa di Calcutta
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“Forse è meglio non raccontare a nessuno questa cosa”
“Certo, certo, a nessuno. Qualche volta la racconterò a me stesso, ma stia tranquilla, non ci crederò”.
Hugh Grant a Julia Roberts, appena baciata, in Notting Hill di Roger Michell, 1999
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Ne hai passate tante, è vero.
Delusioni, errori, cadute e tentennamenti, abbandoni, vuoti, solitudini e silenzi.
Ma sei qui, proprio adesso. Ancora e sempre, respiri e esisti.
Ripiegata in silenzio a contare le tue ferite come le vertebre della tua schiena. Una sull’altra, a disegnare il profilo del tuo essere Donna.
La struttura portante del tuo essere al mondo, costruita passo dopo passo sulla tua storia.
Uno scatto, e sei di nuovo in piedi.
Asciuga gli occhi, ragazza, che nessun dolore è per sempre.
Tutto cambia in questo mondo, anche le tue emozioni se ti permetterai di viverle.
Ogni tua lacrima restituirà nuova luce ai tuoi occhi. stretti nelle pieghe di un emozionato sorriso.
Ci sarà sempre una nuova alba alla fine di ogni notte.
La vita è così, meravigliosa e varia nel suo sorprenderti.
Silvia Nelli
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IERI SERA ERA AMORE (A ETTORE)
di Alda Merini
“Ieri sera era amore,
io e te nella vita
fuggitivi e fuggiaschi
con un bacio e una bocca
come in un quadro astratto:
io e te innamorati
stupendamente accanto.
Io ti ho gemmato e l’ho detto:
ma questa mia emozione
si è spenta nelle parole”.
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TIENIMI PER MANO
di Herman Hesse
Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne
e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle…
Tienila stretta quando non riesco a viverlo
questo mondo imperfetto…
Tienimi per mano…
portami dove il tempo non esiste…
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano…
nei giorni in cui mi sento disorientato…
cantami la canzone delle stelle
dolce cantilena di voci respirate…
Tienimi la mano,
e stringila forte prima che l’insolente fato
possa portarmi via da te…
Tienimi per mano e non lasciarmi andare…
mai…
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LA CURA
di Franco Battiato
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore,
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali,
Lo spazio e la luce
Per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie,
Perché sei un essere speciale,
Ed io, avrò cura di te
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IL RAPIMENTO DI PSICHE O IL RATTO DI PSICHE
Dipinto ad olio del 1895 del pittore francese William Adolphe Bouguereau.
Venere gelosa della bellezza di Psiche chiede a suo figlio Cupido di utilizzare una delle sue frecce per fare innamorare la ragazza della creatura più orrenda e demoniaca della terra. Cupido sta per esaudire la richiesta di sua madre quando una delle sue stesse frecce gli cade accidentalmente di mano ferendolo. Il Dio dell’amore rimane così follemente innamorato di Psiche e la trasporta con sé in cielo. Nel dipinto infatti Cupido stringe Psiche intorno al suo corpo cercando di trasportarla verso un altro mondo con l’intento di farla diventare sua moglie.
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CANZONE DELL’AMORE PERDUTO
di Fabrizio De Andre’
Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole
“Non ci lasceremo mai, mai e poi mai”,
vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto, amore,
ad appassire le rose così per noi
l’amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza e un po’ di tenerezza.
E quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai
ma sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
E sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
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UN MATRIMONIO DA FAVOLA
Film di Carlo Vanzina
con un cast di attori di tutto rispetto: Ricky Memphis, Adriano Giannini, Emilio Solfrizzi, Giorgio Pasotti, Ilaria Spada e Stefania Rocca.
Daniele sta per sposare la figlia del presidente della banca di Zurigo presso la quale è impiegato. Il matrimonio diventa l’occasione per ritrovare gli ex compagni di liceo che non vedeva dai tempi della maturità, scoprendo che non sono riusciti a coronare i loro sogni. Nel film si incrociano i destini dei protagonisti in una commedia che mette in evidenza che i quarantenni di oggi vivono quasi tutti al di sotto delle loro aspettative. Tema di fondo l’amicizia…..
Bride Wars – LA MIA MIGLIOR NEMICA
Si tratta di una commedia romantica con protagoniste Anne Hathaway e Kate Hudson. Film del 2009 che in Italia ha avuto un discreto successo.
Liv ed Emma sono amiche da sempre, entrambe sono fidanzate e per organizzare il matrimonio dei loro sogni si rivolgono alla wedding planner più prestigiosa di New York. Entrambe vogliono sposarsi al Plaza, ma per errore i loro matrimoni vengono prenotati nella stessa data; non essendoci altre date disponibili prima di tre anni. Le due amiche cominciano così a discutere e tra di loro inizia una vera e propria guerra fatta di dispetti. Nessuna delle due rinuncia alla data e così continuano a rovinarsi a vicenda i preparativi dei matrimoni. Il giorno delle nozze entrambe si presentano al Plaza. Prima di entrare nelle rispettive sale preparate per le cerimonie si incontrano e vedendosi in abito da sposa si sorridono. Ma…
Kahlil Gibran: dal libro “Le ali spezzate”
Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima,
del mio cuore una dimora per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
IL BACIO
È un dipinto a olio su tela realizzato nel 1925 dal pittore spagnolo Picasso ed oggi conservato nel Musée National Picasso di Parigi. Nel dipinto sono rappresentati un uomo e una donna nell’atto del bacio, anche se il caos rende la situazione convulsa e incomprensibile, come in un esplosione di passione. I due corpi si uniscono in un intreccio che rende le due sagome difficili da distinguere e coinvolte da un impeto sessuale e di violenza vera e propria insita nel carattere del pittore. Il bacio cubista di Picasso rimane una delle opere più importanti dell’autore andaluso, un impeto sessuale che esplode in un quadro che ci racconta molto del suo rapporto con le donne, e che ci spiega il suo carattere focoso che lo ha reso famoso, nel bene e nel male.
SPOSALIZIO DELLA VERGINE
Lo Sposalizio della Vergine è una delle opere più celebri di Raffaello Sanzio, un dipinto olio su tela del 1504, oggi conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. L’artista si è ispirato ad un’analoga tavola che in quegli anni il Perugino stava dipingendo per il Duomo di Perugia. Lo sposalizio di Maria e Giuseppe è officiato da un sacerdote che tiene le mani di entrambi. Nel dipinto sono presenti un gruppo di donne e di uomini e tra questi c’è ne uno che spezza il bastone (un ramo d’albero secco e non fiorito) che ha determinato la selezione dei pretendenti. Secondo i vangeli apocrifi, infatti, Maria era cresciuta nel Tempio di Gerusalemme e quando giunse in età da matrimonio venne dato a ciascuno dei pretendenti un ramo secco, in attesa di un segno divino: l’unico che fiorì, fu quello di Giuseppe. Alcune figure popolano la piazza che fa da sfondo, un tocco di quotidianità che l’artista ha voluto dare ma senza un particolare significato. Il tempio è il centro ottico che si sviluppa fino a coinvolgere il paesaggio di colline.
LICENZA DI MATRIMONIO
Film del 2007 con l’indimenticabile Robin Williams e diretto da Ken Kwapis. I protagonisti sono due fidanzati, Ben Murphy e Sadie Jones che vogliono sposarsi, ma c’è un problema: la chiesa frequentata dalla famiglia della sposa, è guidata dal reverendo Frank (Robin Williams), che non intende benedire l’unione dei due giovani fino a che questi non avranno frequentato e superato il suo corso di preparazione al matrimonio che consiste in una serie di stravaganti lezioni, bizzarri compiti a casa e alcune intrusioni nella privacy che mettono alla prova il rapporto tra Ben e Sadie.
THE WEDDING DATE – L’amore ha il suo prezzo
Conosciuto anche come Un amore in prestito, è una commedia romantica molto divertente diretta da Clare Kilner. Kat Ellis (Debra Messing) è una newyorkese single che ritorna a casa dei suoi genitori a Londra per fare da damigella d’onore al matrimonio della sorella minore. Rimane costernata quando scopre che il testimone di nozze altri non è che il suo ex fidanzato Jeffrey, che l’aveva mollata due anni prima. Nel desiderio di non fare brutta figura con lui, assume l’affascinante gigolò Nick Mercer (Dermot Mulroney) perché si finga il suo fidanzato. Il piano di Kat è rendere Jeffrey geloso, ma questo fallisce quando Nick convince tutti, lei inclusa, che i due sono pazzamente innamorati. In seguito, Kat scopre che Amy e Jeffrey avevano avuto una relazione quando ancora lei e Jeffrey stavano insieme, ed era questo il motivo per cui lui l’aveva lasciata. Amy confessa la colpa al suo fidanzato subito prima della cerimonia di nozze. Lui, anche grazie all’aiuto di Nick, conclude che il suo amore per lei è superiore a quanto accaduto e la perdona. Infine Kat e Nick si mettono insieme.
LA SPOSA SILENZIOSA
di A. S. A. Harrison
Si tratta di un thriller che affronta in modo originale il tema del tradimento. Ha scalato tutte le classifiche di vendita con oltre mezzo milione di copie. Entrato stabilmente nella top 3 della clas-sifica del New York Times, ha occupato tutte le classifiche dei libri più importanti: dal Boston Globe al Los Angeles Times, dall’ Indie bestseller allo USA Today. Jodi è la compagna perfetta e Todd non potrebbe mai fare a meno di lei. Abituata a vivere all’ombra del suo uomo, Jodi lo ac-cudisce, lo asseconda, contribuisce a fare di lui, giorno dopo giorno, una persona di successo. La protagonista è una psicoterapeuta che ha rinunciato alla carriera pur essendo molto brava a scavare nella mente dei pazienti, almeno quanto lo è a mentire a se stessa. Todd è un uomo d’affari avido, egocentrico e, tutto ciò che desidera se lo prende. Todd e Jodi sono una coppia come tante. Ma un giorno succede qualcosa che rischia di frantumare il loro rapporto mandan-dolo in pezzi. È in questo istante che Jodi capisce di non poter più essere una sposa silenziosa.
GLI INNAMORATI IN VERDE MARC CHAGALL
(Dipinto a gouache e olio su carta incollata su cartone 48×45,5 cm).
L’opera è parte di una collezione privata. Sono molti i quadri di questo periodo (tra il 1914 ed il 1915) in cui l’artista riesce a comunicare l’immensa felicità che sta vivendo grazie all’amore di Bella. I due amanti sono rappresentati attraverso forme stilizzate, con tagli molto geometrici, i due innamorati, avvicinandosi per scambiarsi un bacio, formano la sagoma di un cuore. Il bacio è il vero protagonista del dipinto. Gli abiti, donano un tocco di allegria a tutta la scena. Il verde ha un preciso significato per Chagall: rappresenta la semplicità d’animo delle persone, in questo caso dei due innamorati e del loro sentimento, che prevale sul rossore, che, come si è visto, rimane appena accennato sulla guancia di Bella.
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A TE – JOVANOTTI
A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo, con i pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
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PAOLO E FRANCESCA
«Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense»
(Inferno V, 100-107)
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IL REGALO PIÙ GRANDE
Tiziano Ferro
Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente
E poi
L’amore dato amore preso amore mai reso
Amore grande come il tempo che non si è arreso
Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei tu sei tu sei tu sei tu sei tu
Il regalo mio più grande
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“Cosa indossavo?”
Mary Simmerling
Perché si chiede ad una vittima di stupro cosa indossava? Una volta era prassi persino nella fase dei giudizi. Oggi per fortuna sempre meno, anzi, quasi mai, investigatori e giudici pongono attenzione su cosa indossa una vittima di stupro. Tuttavia, ancora, molti tengono viva e in piedi questo vergognoso alibi su cosa indossava la vittima di uno stupro. Come se questo avesse una rilevanza, come se un certo tipo di abbigliamento o anche di comportamento possa essere implicitamente una “autorizzazione” alla violenza sessuale. La domanda andrebbe posta diversamente, come ha fatto Mary Simmerling nella poesia “Cosa Indossavo?”.
Invito alla lettura e alla riflessione
(Stefania Martinez)
Quello che indossavo
era questo:
dall’alto
una maglietta bianca
di cotone
a maniche corte
con lo scollo rotondo
era infilata in
una gonna di jeans
(sempre di cotone)
che arrivava appena sopra il ginocchio
con una cintura
sotto tutto ciò c’era
un reggiseno di cotone bianco
e mutande bianche
(probabilmente non coordinate)
ai piedi
scarpe da tennis bianche
quelle con cui si gioca a tennis
e infine
orecchini d’argento e lucidalabbra.
questo è ciò che indossavo
quel giorno
quella notte
quel 4 luglio
del 1987.
Ti chiederai
perché questo è importante
o come possa ricordare
ogni elemento
in modo così dettagliato
vedi
Questa domanda mi è stata fatta
molte volte
molte volte
mi sono ritornati alla mente
questa domanda
questa risposta
questi dettagli.
ma la mia risposta
molto attesa
molto attesa
sembra in qualche modo piatta
dato il resto dei dettagli
di quella notte
durante la quale
a un certo punto
sono stata violentata.
e mi chiedo
quale risposta
quali dettagli
dovrebbero dare conforto
potrebbero dare conforto
a te
che me lo chiedi
cercando conforto dove
non c’è
ahimè
nessun conforto
che possa essere trovato.
se solo fosse così semplice
se solo potessimo
porre fine agli stupri
semplicemente cambiando i vestiti
Ricordo anche
cosa indossava lui
quella notte
anche se
in verità
questo nessuno
lo ha mai chiesto.