Diego Dalla Palma è un’icona. Ha unito professionalità, competenza, carisma e intensità in un mix che l’ha fatto divenire il più stimato Look Maker italiano e uno degli esperti del settore più prestigiosi al mondo. Personalità eclettica e autorevole, è stato costumista e scenografo nei più celebri teatri italiani e, per dieci anni, in RAI.
Imprenditore di successo ha fondato una sua linea cosmetica (che ha venduto da tempo) e l’Accademia BSI Milano, una scuola selettiva, nata per preparare i futuri esperti di trucco, stile, immagine e comunicazione. Da qualche anno scrive libri di successo, di narrativa e di temi legati all’immagine e alla bellezza e si dedica alla introspezione, interiorità, e ai valori che risaltano lo spirito.
Temi cui sta dedicando il suo tempo e il suo futuro.
Lei ha speso una vita al servizio della bellezza e delle donne. Cosa l’ha spinta a intraprendere questa carriera?
Direi il fatto di amare l’arte e la bellezza in ogni cosa, iniziando dalla scelta di frequentare l’Istituto d’arte e il conseguente trasferimento a Milano. Forse è stato un passaggio obbligato, necessario perché a Enego (dove sono nato), non avrei potuto fare altro se non proseguire con l’attività dei miei genitori.
Che cos’è per Lei la bellezza, e quanto conta la condizione dello spirito?
Non c’è bellezza esteriore percepibile se non passa attraverso quella interiore. Partendo dal presupposto che una bella immagine non è solo quella che si vede riflessa allo specchio, il segreto sta nel capire come valorizzare la personalità e dare risalto all’aspetto interiore, alla parte più nascosta e spesso celata. Detto questo, una donna veramente bella per me, oggi, è colei che non ha paura di mostrarsi per come è, per quello che è o che potrebbe essere: una donna intensa, carica di consapevolezza.
Il concetto di bellezza per me non è solo riferito alla mera estetica. Il fascino va oltre ed è espresso attraverso l’essere in pace con se stessi, nel dare un giusto valore alla vita, non cercare consensi ad ogni costo ma cercare per se stessi, i significati dell’anima.
Qual è l’immagine migliore che la sposa può dare di se stessa nel giorno del matrimonio?
L’immagine migliore è quella di una sposa che non si lasci influenzare troppo dai cliché, dai luoghi comuni. È una donna al passo coi tempi che rispetta la tradizione ma che tiene ben presente la sua personalità e la circostanza: deve essere semplice, essenziale, vera, intensa, consapevole, raffinata ed elegante. Non è necessario cambiare trucco per l’occasione: è una credenza da sfatare, lo si riteneva indispensabile un tempo (anche se è ovvio che di sera il trucco vada impostato con accorgimenti differenti). L’importante è sentirsi bene e riconoscersi, indossando il trucco che fa sentire la sposa a proprio agio.
Quali sono le tendenze per il prossimo anno?
Le tendenze trucco sposa sono davvero molte e consentono di spaziare scegliendo il look più adatto alle proprie caratteristiche. La verità è che non ci sono regole. Si può giocare con i colori o con il nude look interpretando la propria personalità e perfezionando il trucco all’abito. Il trucco nude o naturale è giocato sulla luminosità e sulla trasparenza. Una buona base per enfatizzare la pelle diafana ed evidenziare i lineamenti, degli ombretti satinati, tenui e naturali, e sulle labbra solo un velo di gloss. Lo smokey eyes per la sposa enfatizza gli occhi e intensifica lo sguardo a patto di usare dei toni moderati e soft. Possono essere scelti tra quelli naturali del terracotta, marron glacé, rosa antico, malva, grigio perla, azzurro polvere a quelli più intensi del viola, del blu, marrone e del nero purché appena accennati e sfumatissimi. In questo caso le labbra ipernaturali oppure colorate da un rosa pallidissimo o un beige rosato. E’ indispensabile che questo tipo di make up venga eseguito da professionista per un risultato impeccabile e tecnicamente perfetto. Per un look retrò, si può optare per l’eyeliner, anche in versione più delicata, sfumando il tratto di eye liner o eseguendolo con la matita nera o marrone, per un look naturale, più fresco semplicemente. Anche solo per evidenziare il contorno dell’occhio, per dare profondità, ma deve essere molto sottile: vanno evitati gli effetti grafici e preferite le sfumature morbide. Eventualmente, possono essere aggiunte poche e mirate ciglia finte a ciuffetti, dettaglio forse un po’ eccentrico ma spesso di grande impatto per un evento importante, come il matrimonio. Anche in questo caso la parte tecnica, gioca un ruolo fondamentale.
Come vanno portati i capelli?
Indipendentemente dalla tendenza, se posso esprimere il mio parere, trovo che l’immagine più elegante e maggiormente di classe che una sposa può avere è con i capelli raccolti. Chignon alto o basso, banana, trecce che possono poi essere arricchiti da accessori in sintonia con l’abito, sono il must.
Un piccolo trucco per le nostre lettrici per migliorare se stesse?
Frequentare il silenzio, la natura, la lettura e la musica, alleati indispensabili anche per dare valore alla nostra immagine, non solo interiormente ma anche esteriormente.
Lei al Corriere della Sera ha dichiarato, ad onta della sua immagine, di aver programmato, in qualche modo il suo “fine vita”, cercando di vendere i suoi beni e indirizzare il ricavato verso una fondazione e in beneficenza per i bambini orfani, mostrando di considerare con razionalità la morte. Da cosa nasce questo “guardare” alla fine con tanta lucidità?
Nasce dal coma che ho vissuto all’età di sei anni e da un sempre più spiccato senso di provvisorietà della vita. In più la stupidità e la superficialità umane, dilaganti in percentuali sempre più preoccupanti, mi fanno capire che noi umani della vita e del suo valore non abbiamo capito un bel niente.