Nemiche Amiche. Suocera e nuora, un rapporto a volte difficile.
Suocera e nuora, un rapporto a volte difficile.
«La suocera è un essere diabolico che viene evocato dopo il fatale rito del matrimonio». Definizione di nonciclopedia.wikia.com, la versione parodiata di wikipedia; trova le sue ragioni nei luoghi comuni che hanno alimentato storielle, barzellette ed aneddoti che disegnano la suocera come una malefica megera capace di minare le basi di ogni solido matrimonio.
Nell’immaginario collettivo è il genero che sopporta la suocera.
Forse era così un tempo ma, oggi, la realtà è diversa: il confronto/scontro è fra la suocera e la nuora.
Come tutti i luoghi comuni esso ha radici nella verità; certamente una verità relativa, parziale e per fortuna non generalizzata. Tuttavia basta una rapida navigazione in internet per trovare racconti di pesanti invadenze, talvolta al limite dello stalking, che hanno distrutto i rapporti di coppia.
Soggira e Matri soggera
Tra il serio ed il faceto trattiamo l’argomento a partire da una prima discriminante in cui ci aiuta il dialetto siciliano: la distinzione tra “a soggira” e “a matri soggira”. La prima è la madre della sposa; la seconda è la madre dello sposo, alla quale la tradizione attribuisce una maggiore funzione sociale e di predominanza nei rapporti familiari, probabilmente perché la struttura familistica siciliana è connotata da una forma di matriarcato non riconosciuto in cui il contrasto suocera/nuora è sancito a priori dal detto: “soggira e nora nasceru sciarriate”.
Già la critica è difficile da tollerare (classico: “ma che disordine in questa casa…”) ma quando si passa alle incursioni, ai controlli, ai suggerimenti “per il bene di mio figlio” allora si sconfina nelle molestie. Perché accade ciò? Una buona parte di responsabilità è proprio dell’amato figliolo che, il più delle volte, assiste inetto al crescendo di tensione tra le due donne, senza schierarsi, tollerando le invadenze materne per quieto vivere, quando addirittura non parteggia per “mammà”, e talvolta giungendo ad alzare muri e barriere solo quando il rapporto di coppia è ormai irrimediabilmente minato.
Le ragioni di tali comportamenti, secondo gli psicologi, starebbe in un alterato rapporto d’amore madre/figlio: madri gelose e iperprotettive che non mollano la presa sul loro “piccolo” che spesso hanno surrogato nell’amore materno un rapporto ormai esaurito con il coniuge.
Rimedi e suggerimenti
È bene stabilire, fin da subito, i limiti degli spazi vitali della coppia, assolutamente da non invadere. È bene che tutti, coppia e consuoceri, ne prendano atto consapevoli che l’unione di due famiglie è un processo complesso e lento ed in cui le differenze, culturali, sociali, di abitudini e costumi familiari vanno vissute come ricchezza e non come diversità cui attribuire l’etichetta del difetto.
Rispetto e pazienza sono gli elementi in grado di disinnescare ogni conflitto. La presenza discreta dei suoceri è fondamentale tanto quanto il ruolo di sostegno che essi possono avere nei confronti di una giovane coppia (dal punto di vista economico, dell’accudimento dei nipoti, nello sbrigare piccole faccende casalinghe ed altro).
Per passare dalle indicazioni generiche a suggerimenti più concreti ecco un piccolo vademecum, stilato da Chiara Fornari, giornalista e blogger, che facciamo nostro come contributo di saggezza e distensione in direzione di un sano rapporto di amicizia tra donne che condividono amori diversi per lo stesso uomo:
PER LA SUOCERA:
- mai fare improvvisate
- mai commentare la cucina della nuora
- mai proporre di fare le vacanze insieme (aspettare che sia la nuora o il figlio a proporlo)
- una telefonata al giorno basta e avanza
- non comprare oggetti per la casa non richiesti
- non commentare l’abbigliamento dei nipoti e non comprate regali in continuazione
- chiedete se potete rendervi utili in qualche modo e non nel modo che avete deciso voi.
PER LA NUORA:
- portate pazienza, è la sua mamma
- non datele le chiavi di casa, è molto facile che ve ne pentirete
- non usate vostra suocera come baby sitter a meno che non sia strettamente necessario
- cercate di comunicare
- non parlate male di suo figlio ma anzi fatele qualche complimento ogni tanto sulla sua squisita educazione
- chiedetele consiglio, la farete felice
- respirate, ancora, ancora e ancora
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