Microshading. Effetto pixel sulle sopracciglia
Il Microshading, da non confondersi con il microblanding, è un tatuaggio semi permanente delle sopracciglia che attraverso minuscoli puntini crea un’ombra nelle zone più rade, donando loro un aspetto più omogeneo e sfumato. Un effetto ombreggiato sarà il risultato finale di questa tecnica; non a caso il termine shading significa proprio ombreggiatura. Un effetto “pixel” che serve proprio per coprire quegli spazi vuoti antiestetici che tante donne nascondono con l’uso di matite o pennarelli per sopracciglia.
Trattamento da ripetere una volta all’anno
Il Microshading è molto richiesto perché il risultato è davvero bello e molto naturale; ovviamente dopo la guarigione perché si tratta pur sempre di un tatuaggio, anche se più leggero. Non ha infatti una lunga durata e per questo deve essere ritoccato una volta l’anno. È più adatto alla persone con pelle grassa o mista perché questi tipi di epidermide hanno più difficoltà a trattenere il pigmento risolto da altre tecniche come il microblanding.
In caso di sopracciglia inesistenti è possibile scegliere entrambe le tecniche cioè shading e blanding quindi associarle per un effetto più coprente e più naturale possibile.
Sono necessarie almeno due sedute iniziali e poi come già precisato il ripasso ogni anno; il costo si aggira dai 500 agli 800 euro ed è sempre bene affidarsi a esperti del settore che abbiano esperienza, una buona manualità e prodotti di qualità.
Le differenze
La differenza tra microshading e microblanding consiste proprio nella tecnica; il primo è un risultato pelo su pelo e quindi l’operatrice disegna linee che poi rappresentano i peletti con adeguata forma e colore; il secondo come già precisato sono puntini per un effetto più riempitivo e sfumato. Per ricostruire le sopracciglia è più consigliato il microblanding o entrambi contemporaneamente.
Come trattare il microshading ?
Esattamente come il blanding niente mare o piscina per almeno 15 giorni così come niente sole e trattamenti facciali come il peeling. Dopo il trattamento applicare creme specifiche per idratare la cute. Rispettare i tempi di guarigione è molto importante per una buona riuscita sia del microblanding che del microshading. Quindi evitare acqua e lasciare cicatrizzare senza staccare le crosticine che devono cadere in modo naturale; il rischio è quello di non avere un buon risultato e, soprattutto, si possono creare delle infezioni.
Ricordatevi che la seconda seduta è molto importante, altrimenti il lavoro può considerarsi incompleto ed infatti segue il primo processo di “guarigione”, in cui i pigmenti vengono naturalmente attaccati dalle cellule macrofaghe.
Con il secondo trattamento viene depositato infatti un ulteriore strato di pigmento, con lo scopo di uniformare il colore e correggere il lavoro sulla base della singola risposta epiteliale. Sia il microblanding che il microshading non sono trattamenti dolorosi e ogni lavoro è unico perché viene eseguito e studiato in base al tipo di pelle e alle necessità della persona oltre che della forma del viso.